“Il cinema e lo sguardo degli altri”
Rassegna biennale d’arte contemporanea, letteratura, musica, performances, poesia, teatro 2015-2016 a cura di Mimma Pasqua e Maria Rosa Pividori
in collaborazione con l’Associazione Culturale DIECI.DUE international research contemporary art
“Il cinema, specchio della vita e sguardo degli altri.”
Tornare@itaca, progetto d’arte visiva nato a Grimaldi nel 2007, prosegue il suo cammino.
Dopo le precedenti edizioni dedicate, fra l’altro, alla legalità, ai poeti Lorenzo Calogero e Alda Merini, a Mattia Preti, ai 150 anni dell’Unità d’Italia e alla Terra ospitate a Cosenza al Museo dei Brettii e degli Enotri, al Museo dell’Arte e dei Mestieri e a Milano alla Fondazione Mudima, alla
Biblioteca di Palazzo Sormani all’Auditorium della Fondazione Cariplo e alla Ex Fornace del Comune di Milano Zona 6 in collaborazione con Dieci.due! international research contemporary art, quest’anno è una Mostra con 40 artisti sul tema del Cinema come sguardo degli altri.
Si inserisce perciò nelle attività previste dal Casale di Cinematografia di Marzi (Cs) e porta in Calabria artisti provenienti da tutta Italia e dal mondo.
E’ occasione per gli artisti calabresi di dialogare col mondo dell’arte oltre i confini della Calabria e per la Regione, oltre che naturalmente per i paesi della valle del Savuto, di elevare l’offerta culturale e attrattiva che ci auguriamo porti sviluppo e turismo nella valle del Savuto e non solo.
L’alterità è complementare e costitutiva di ogni individualità.
Lo dicono anche i neuroni a specchio, scoperti da Giacomo Rizzolatti nel 1992, che si attivano quando compiamo una determinata azione, ma anche quando sono gli altri a compiere quell’azione e ci permettono di sentirci al loro posto – l’empatia quindi ha una base biologica.
Lo sguardo degli altri non è mai unidirezionale, ma è piuttosto uno sguardo incrociato. Il cinema, specchio della vita e sguardo degli altri. Il cinema ci racconta l’altro e porta la sua vita in casa nostra. Ci accorgiamo che il suo mondo siamo noi, con le nostre paure, i nostri sogni, le nostre sconfitte e speranze. Una vita si gioca davanti a noi rendendoci spettatori/protagonisti in poco più di un’ora.
Quelle immagini in movimento compiono il prodigio di farci immedesimare in mille storie, anche quelle inconfessabili, determinando una salutare catarsi.
E perché questo avvenga è necessario che a monte ci sia un’azione di riflessione e consapevolezza di sé da parte del regista che proietta tutto questo nel suo film e nel realizzarlo agisce anche lui inediti aspetti del suo io.
“Il cinema è questo e mille altre cose ancora. Un nutrimento dell’anima attraverso lo sguardo”
La Materia dei Sogni è la Materia dei Film
La materia dei sogni e dei film è fatta di luce e di ombre. Immateriale eppure così reale, ci rivela un mondo altro che, a nostra insaputa, guida la nostra esistenza e rispetta una sceneggiatura dimenticata con la quale costruiamo il film della nostra vita. Il sogno rivela la natura delle cose e porta alla luce brandelli di vita sconnessa. L’arte, il cinema, la scrittura, la poesia attingono a piene mani da questo serbatoio inesauribile. Sono metafore consunte, eppure vive, che ci raccontano storie come fiabe, che solo la chiave del cuore può aprire, superando il terrore della porta chiusa. Le storie che il cinema ci racconta sono quelle che abbiamo sognato. Il cinema è un incontro fra chi guarda e chi è guardato e tutto quello che vediamo ci appartiene. E un giorno sulla scena del mondo è approdato da terre lontane l’altro, amico/nemico. Tendiamo la mano verso di lui e la ritraiamo impauriti. Il nuovo che porta ci incuriosisce e ci spaventa. Come noi ha attraversato frontiere. Chiede di essere accolto e attende mani generose, parche di gesti e di parole. Molte volte la sua attesa sarà delusa. Forse è un incontro che abbiamo visto in quel film dimenticato. Forse l’altro siamo noi.
Mimma Pasqua
INAUGURAZIONE:
Sabato 27 Febbario 2016 alle ore 18,00 > presso il MAM Museo delle Arti e dei Mestieri , in Corso Telesio n.17 a Cosenza.
Interverranno:
> Avv. Anna Viteritti – Dirigente Politiche Culturali-Pubblica Istruzione della Provincia di Cosenza
> Dott.ssa Anna Cipparrone – Direttrice Museo MAM di Cosenza
> Dott.ssa Mimma Pasqua – Critica d’arte
> Arch. Maria Rosa Pividori – art director/presidente di Dieci.due! Int. Research Contemporary Art
> Avv. Carlo Ferraro – Sindaco del Comune di Grimaldi
> Dott.ssa Gabriella Occhipinti – Assessore Cultura del Comune di Grimaldi
> Dott. Luigi Affatati – Vicesindaco del Comune di Marzi
> Arch. Maria Fiore – Assessore Cultura del Comune di Marzi
> Ing. Antonio Scarpino – Progettista del Casale della Cinematografia e della Fotografia di Marzi
Modera l’evento la critica d’arte Mimma Pasqua assieme alla curatrice Maria Rosa Pividori.
EVENTI CORRELATI
Sabato 5 Marzo dalle ore 17,00
Serata di poesia al MAM ricordando Tonino Milite a cura di Mimma Pasqua e Franco Gordano
Interverrà Luigina Guarasci direttrice della rivista di poesia Filo Rosso.
Lettura di poesie e proiezione video a cura di Orazio Garofalo.
Proiezione video
’La nuit de Verlaine - Le lendemain de Verlaine“ di Andrea Zuccolo (Testo poetico e voce di Opere Loretta Cappanera – Riprese video e montaggio di Paolo Comuzzi)
“EXODUSTANGO” di Orazio Garofalo.
Orari: 10,00 > 13,00 — 16,00 > 20,00 – Chiuso Lunedi
Visite anche su prenotazione e info: 338 4545415
Artisti Partecipanti:
Barzaghi Daniela – Bellafante Fabrizio – Bottino Max – Buratti Marina – Cappanera Loretta – Caprai Isora – Cipparrone Luigi – Delli Carlo – Ferrando Mavi – Forgione Pompeo – Gordano Franco – Granata Alfredo – Locatelli Ugo – Magli Luigi – Magri Emanuele – Minuti Diego – Minuti Francesco – Mollo Assunta – Negro Luigi Barquez – Passarello Angela – Pedemonte Lorena – Pujia Veneziano Antonio – Roberts Martina – Soddu Filippo – Veronesi Nicoletta
SEZIONE EROS > Apollaro Francesco – Cangiano Amalia – Cattaneo Enrico – Diecidue Pino – Romano Stefania – Zaccone Francesco
SEZIONE VIDEO > Comuzzi Paolo – Garofalo Orazio – Gordano Alessandro con Labate Nicola
POETI E SCRITTORI > Celico Ada – Delli Carlo – Gordano Franco – Graziano Francesco (1949-2009) – Milite Tonino (1942-2015) – Nesci Antonio – Pasqua Mimma – Passarello Angela – Ragni Paolo – Zuccolo Andrea
“Per Terra” – dedicata al peperoncino
Mostra d’arte visiva 2014-2015 a cura di Mimma Pasqua e Maria Rosa Pividori
in collaborazione con l’Associazione Culturale DIECI.DUE!
nell’ambito del progetto “Natura permanente e la Cura”
“…dove si narra di un viaggio à rebours del peperoncino dalla Calabria all’Italia del Nord e del suo incontro col gelso”
La scoperta delle radici
Nel viaggio è insito il senso della scoperta, alimentato dalla curiosità e dal desiderio inesausto di conoscere e conoscersi, e che assume quindi un significato esistenziale senza il quale la vita appare inutile e disperante.
Il nome Terra! Seguito dal punto esclamativo richiama alla mente il grido esultante del marinaio della ciurma di Cristoforo Colombo alla vista della terra agognata, ma anche la meraviglia, poiché la riscoperta delle radici racchiude insieme all’intima e profonda affezione anche la sorpresa dell’ignoto. Per Terra! È anche il ricordo dell’infanzia giocosa e dell’adultità consapevole.
Il peperoncino come simbolo della Calabria
Poiché Tornare@Itaca non è un’ “operazione nostalgia” la visuale si allarga da Grimaldi e dalla Calabria di oggi alle prospettive del futuro del mondo, traendo
ispirazione dalla coltivazione di alcuni prodotti tipici quali il peperoncino, pensando un progetto visivo di nuove percezioni per EXPO 2015 dedicata alla nutrizione e
alla biodiversità in una prospettiva globale.
Il Gelso assunto come simbolo delle regioni del nord
Il gelso quale memoria, ma anche delimitazione spaziale dei campi, simbolo di trasformazione e cambiamento (baco da seta), ispirazione poetica per Pasolini e Olmi (Albero degli Zoccoli).
Regioni a confronto
Allargare la visuale prospettica vuol dire anche guardarsi intorno e andare lontano. E’ così che è nata l’idea di un dialogo fra realtà lontane geograficamente, eppure,
per assonanza di terre considerate “lontane”, “vicine” come Calabria e Friuli Venezia Giulia per poi portare il risultato creativo di queste nuove percezioni di colture/culture ad Expo 2015.
Sedi della mostra:
- 19 Agosto – 20 Settembre 2014 – Palazzo del Comune Grimaldi (CS)
- 21 Novembre – 6 Dicembre 2014 – Milano Zona 6 – Spazio ex Fornace, Alzaia Naviglio Pavese n.16
- 12 Gennaio – 7 Febbraio 2015 – Cosenza – Museo delle Arti e dei Mestieri
- 2015 (date da definirsi) – Vercelli – Museo Etnografico
- 2015 (date da definirsi) – San Vito al Tagliamento – Museo Etnografico
- 2015 (date da definirsi) – Udine – Museo Etnografico
Artisti:
Barzaghi Daniela – Barberis Milena – Bidese Marisa (FVG) – Bottino Max – Buratti Marina – Calegari Giulio – Cangiano Amalia – Cappanera Loretta (FVG) – Cerisara Ivana – Cibaldi Silvia – De Francesco Albino – De Palma Teo – Finetti Anna – Gordano Alessandro/Labate Nicola (Calabria) – Granata Alfredo (Calabria) – Larocchi Alessio – Lia Pino (Calabria) – Longo Elda (Calabria) – Magrini Marco – Marra Max (Calabria) – Negro Luigi Barquez (FVG) – Paonessa Vincenzo (Calabria) – Pasotti Gianni (FVG) –
Pepe Salvatore (Calabria) – Pescador Lucia – Pujia Veneziano Antonio (Calabria) – Ruggieri Antonello – Tomasi Fulvio (FVG) – Tripodi Franco (Calabria) – Verdirame Armanda – Veronesi Nicoletta – Vidoni Carlo (FVG) – Zabatino Mariangela
Musicista:
Vado Valerio (FVG) – Poeti: Gatto Mario – Gordano Franco – Magri Emanuele
Pepe Mario – Tomasi Fulvio – Zuccolo Andrea
Scrittori e Poeti:
Bianco Lorenzo – Cappanera Loretta – Celico Ada – Pasqua Mimma
Mimma Pasqua
“Luci e Ombre – dedicato a Mattia Preti nel 4° centenario della nascita”
Rassegna annuale itinerante di arte e letteratura ideata e curata da Mimma Pasqua
“Su un viaggio immaginario in Calabria e su una mostra fra luci e ombre, mentre si celebrano i quattrocento anni
della nascita di Mattia Preti, pittore e cavalier calabrese.”
E’ giunto alla sua settima stazione il viaggio iniziato nel 2007 a Grimaldi, in una zona della Calabria poco conosciuta a ridosso della catena tirrenica, col resoconto dell’emigrante, che, tornato, racconta la sua storia e rassicura i concittadini e gli amici perchè non gli ha fatto fare brutta figura, e che insomma si è ritagliato un posto di tutto rispetto nella vita. Non si parte mai soli. Il viaggio è sempre inclusivo, perché l’essere è simultaneo e insieme a lui si muove il mondo e i luoghi, le cose e le persone modificano il suo stato; è quanto appare nell’opera di Ilaria Beretta in cui tutto avviene nello stesso momento senza apparente ordine o scansione temporale e, come sulle pareti della grotta dell’uomo primitivo, è lì a ricordare un passaggio. Poiché Il giardino della vita fiorisce tra luci e ombre, quando il cerchio angusto del sé amplia il suo raggio all’altro, allora si realizza il passaggio dall’ombra alla luce e la poesia del tulle coi colori del bosco è il ritorno a casa di Ivana Margherita Cerisara.
Taverna è un piccolo centro della Sila catanzarese.Vi si arriva per una stradina tortuosa e i pullman vi passano a fatica. Il tempo in questi posti si allunga: è quasi immobile.
Non si fa fatica a immaginare come potevano essere questi luoghi quando Mattia Preti se ne andò a Roma per imparare il mestiere nella bottega del fratello pittore.
Da sempre gli abitanti hanno cercato altrove il loro futuro. Si nasce qui con la consapevolezza di un destino segnato, una sorta di capitolazione, come quella testa troncata dal cuneo, incisiva ed essenziale, di Albino De Francesco.
La temporaneità e la fragilità della vita sono percepite con intensità in una terra soggetta a frane e agli sconvolgimenti dei terremoti. Le luci e le ombre del seicento sono frutto della consapevolezza dell’uomo del suo stato di crisi, dell’addio all’onnipotenza che lo poneva al centro del mondo, delle sue miserie e contraddizioni. L’uomo abbandona l’Eden di una classicità serena dove tutto è luce e si cala in una realtà percepita come tenebrosa. Veronica è sedici strati di tulle ritagliati a mano e sovrapposti. Il panno nero ne enfatizza il dolore e il bianco del viso è fatto di luce che traspare dai veli radi nell’omaggio che Giorgio Tentolini fa al cavalier calabrese. Sotto i cieli barocchi che si gonfiano di nubi va in scena la vita con i suoi riti di teatralità esibita ed ostentata; è in quei cieli che l’animo, preda dell’immenso, rischia di smarrirsi (Anna Lambardi).
A volte i fili della vita si ricongiungono a formare trame impreviste. Loretta Cappanera ricorda un anno, 1998, e un paese fantasma della Calabria grecanica, Pentedattilo in provincia di Reggio Calabria, aggrappato al costone di una montagna, deserta ormai di uomini e lambita dalla memoria di una Grecia lontana. Allora i colori rossi della terra e gialli ocra delle stoppie e oggi pagine leggere su una lavagna nera legate da un cordoncino bianco a ricordare. Far rinascere l’ombra e darle vita è dare corpo ai fantasmi. Un viaggio rischioso alla scoperta dell’ignoto. Ma è ciò che fa da sempre Marco Magrini con le sue nere ed enigmatiche presenze su fondi gialli di terra bruciata che vira sull’arancio, il colore del deserto egiziano.
Ma l’ombra emerge rivelando forme incongrue e inattese, numeri e lettere, matrici di alfabeti sconosciuti nella pittura di Giulio Telarico che copre con la tela i segni e li disvela insoluti. Fu il Tao ne I ching o libro dei mutamenti a far apparire nel II° millennio a.C. l’alternarsi della luce e dell’ombra, elementi pulsanti e transitori che accompagnano il ritmo dell’atto creativo. La luce è da sempre metafora del bene, contrapposta all’oscurità del male, o è simbolo divino. Ma fu il bagliore del lampo a far chiudere gli occhi all’uomo perché finalmente volgesse a sé lo sguardo. Ugo Locatelli riporta il pensiero all’origine del tutto e lo fa con l’occhio del pittore rinascimentale, artista/scienziato e pensatore.
A volte l’ombra dei ricordi è una macchia che dilaga sul foglio di carta ingiallito, allora bisogna afferrarla e stringerla con delicatezza con mani bianche e luminose per contenerla, come fa il bimbo con la goccia d’acqua. In Teo de Palma, pittore della memoria, la delicatezza struggente della rosa, archetipo femminile suadente e seduttivo, diventa effusivo e impronta di sé ogni cosa. Oppure succede che punture di spillo buchino il cartone d’arazzo e delineino improvvisa una figura di donna, che, come sinopia, emerge dal fondo e appare ombra luminosa (Antonio Piga).
Quest’anno l’associazione Vertigo Arte, per la sesta edizione di Tornare@Itaca, ha inteso portare avanti un progetto dal titolo “Across the space Across the time“.
Esso si riallaccia a una interessante questione dibattuta nel Nord Italia da alcuni studiosi riguardo alle diverse vicende artistiche italiane dell’ultimo trentennio, penalizzate probabilmente nella stretta tra l’invadenza di correnti internazionali quali Arte Povera e Transavanguardia e una sostanziale indifferenziazione e distrazione che ha caratterizzato gli anni Ottanta – Novanta.
E’ un fenomeno, che coinvolge l’intero territorio italiano, già indagato in una prospettiva essenzialmente settentrionale, da critici come il torinese Edoardo Di Mauro.
Vertigo Arte ne vuole spostare per prima l’attenzione alle realtà del Centro-Sud e il proposito è quello di presentare un ampio e significativo spaccato nazionale, certamente non esaustivo né definitivo, ma naturalmente opinabile e aperto, di quel fenomeno così vivo e variegato, affinché si avvii un generale dibattito teso a una più attenta lettura dell’arte italiana di fine millennio.
***
Il viaggio di Tornare@Itaca è il viaggio dell’arte in una ricerca incessante, in un desiderio di scoprire, svelare e svelarsi che motiva la ricerca artistica.
E’ il viaggio che dalle regioni meridionali della penisola risale al Nord; quel Nord che affascina come le sirene di Ulisse.
Nord e Sud come metafore, come estremi che si contrappongono e si riconoscono.
(dal testo in catalogo di Mimma Pasqua)
***
L’importanza di questo progetto, oltre al rigore della sua impostazione, consiste nel fatto di gettare un ponte tra importanti presenze artistiche che, ad onta delle difficoltà, hanno continuato a lavorare nell’Italia centro – meridionale, e l’omologa realtà del settentrione. Operazione che mi è riuscita solo in minima parte nelle due edizioni de “Un’Altra Storia”, non per cattiva volontà, ma per limiti economici e logistici.
Tornare@Itaca opera un congiungimento organico tra l’arte del sud con quella del resto del paese, fornendo un contributo fondamentale a questa operazione di rilettura e rivisitazione del recente passato, quanto mai vivo ed attuale anche al presente. (dal testo in catalogo di Edoardo Di Mauro)
***
La finalità di Vertigo Arte è dunque, nell’occasione, quella di sostenere, integrare e ampliare codesta diversa ricerca, riservando come detto particolare e specifica attenzione alle realtà del centro-sud, sicuramente non prive di significative personalità e capacità (in parte già felicemente espressesi), nonché di stimolanti esperienze aggreganti, molte ancora da sviscerare e verificare, impegnandosi affinché un nuovo aspetto di quel progetto germogli proprio dal Meridione, considerato da sempre nella ricerca artistica contemporanea fuori dal dibattito nazionale, e trovi sponda, collaborazione e integrazione in una visione nazionale nelle citate realtà e nei loro protagonisti.
(dal testo in catalogo di Franco Gordano)
Inaugurazione 20 dicembre 2012 ore 18.30
Dal 20 dicembre 2012 al 20 gennaio 2013
La mostra si terrà nei locali espositivi del Museo Civico dei Brettii e degli Enotri – Complesso monumentale S. Agostino – Cosenza
Mimma Pasqua
Tornare@Itaca – VII^ edizione – “Luci e ombre” – dedicato a Mattia Preti nel 4° centenario della nascita. Ideato e curato da Mimma Pasqua, in collaborazione con Maria Rosa Pividori/10.2! Milano
Enti sostenitori: Comune di Grimaldi – Assessorato alla Cultura Provincia di Cosenza
INAUGURAZIONE
Si è inaugurata giovedì 10 ottobre al Museo delle Arti e dei Mestieri di Cosenza la 7ª edizione di Tornare@Itaca “Luci e Ombre”, dedicata a Mattia Preti nel 4º centenario della nascita ideata e curata da Mimma Pasqua e con la collaborazione di Maria Rosa Pividori della Galleria 10.2! di Milano.
Presenti Maria Francesca Corigliano, Assessore alla Cultura della Provincia di Cosenza, sponsor della rassegna, e il Sindaco di Grimaldi Giovanni Notarianni.
Il pubblico numeroso ha seguito con interesse la presentazione della critica Mimma Pasqua che ha messo in evidenza la novità rispetto all’edizione grimaldese della video installazione su strada. La grande vetrina dello spazio espositivo è stata infatti utilizzata per proiettare all’esterno il video dei migranti di Alessandro Gordano e Nicola Labate.
Tornare@Itaca VII^ edizione “Luci e ombre” dedicato a Mattia Preti nel 4° centenario della nascita
Ideato e curato da Mimma Pasqua in collaborazione con Maria Rosa Pividori 10.2 Milano
Enti sostenitori: Comune di Grimaldi – Assessorato alla Cultura Provincia di Cosenza
INAUGURAZIONE
Si è inaugurata lunedì 9 dicembre 2013 alla Galleria d’arte 10.2 a Milano la 7ª edizione di Tornare@Itaca “Luci e Ombre”, dedicata a Mattia Preti nel 4º centenario della nascita ideata e curata da Mimma Pasqua e con la collaborazione del direttore artistico della Galleria milanese Maria Rosa Pividori.
Il pubblico numeroso ha seguito con interesse la presentazione della critica Mimma Pasqua che ha messo in evidenza la novità rispetto all’edizione grimaldese e cosentina.